Corno Stella 3051m
Via Dufranc+Spigolo Inferiore
La via Dufranc ha un percorso logico pressoché impossibile da sbagliare, infatti segue una striscia di roccia rossastra che si sposta da destra a sinistra. La via è chiodata dove serve, i passaggi sono divertenti e mai estremi. La qualità della roccia è ottima tranne l’uscita a causa dell’avvicinarsi della cengia mediana. Lo spigolo inferiore ha passaggi molto aerei e facili, la roccia è ottima tranne alla base dove ci sono enormi blocchi instabili, anche la chiodatura è sufficiente. Attenzione all’attacco infatti noi abbiamo trovato problemi a imbroccare il percorso corretto in quanto non ci sono chiodi, cordini o soste.
REGIONE:
PiemonteGRUPPO MONTUOSO:
Alpi MarittimeLUNGHEZZA:
500m di sviluppo
DIFFICOLTÁ:
V+ (V obbligato)
ESPOSIZIONE:
Sud - ovest
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii, friends e nuts
TIPO DI ROCCIA:
Granito
APRITORI:
VIA DUFRANC: F Cravoisier M. Dufranc il 15 agosto 1968
SPIGOLO INFERIORE: G. Ellena – L. Giuliano il 21 agosto 1927
PERIODO CONSIGLIATO:
Da maggio/giugno a settembre
ACCESSO STRADALE:
Raggiunto Cuneo, proseguire per Borgo San Dalmazio, quindi per S. Anna di Valdieri si passa da Andonno, Valdieri ed in breve si raggiunge il piccolo paese di S. Anna di Valdieri. Proseguendo si arriva alle terme e per una stradina di montagna, a tratti asfaltata e a tratti sterrata si perviene al Gias delle Mosche 1591m.
AVVICINAMENTO:
Dal Gias delle Mosche si seguono le indicazioni per il Rifugio Bozano, prima nel bosco poi per pascoli e quindi per pietraie si arriva al bellissimo rifugio (2,20 h dal Gias delle Mosche). Si prosegue dietro il rifugio e per pietraie si arriva alla parete (25 minuti dal rifugio).
ATTACCO:
Poco a sinistra del centro parete presso una caratteristica linea marrone da destra verso sinistra.
RELAZIONE:
VIA DUFRANC: segue una striscia di roccia rossastra che si sposta da destra a sinistra
SPIGOLO INFERIORE: con facile arrampicata segue lo spigolo di sinistra.
DISCESA:
In doppia lungo la via Il Barone Rampante. L'attacco delle doppie è segnato da un grande ometto. Arrivati sulla cengia si traversa in direzione sud su ottima traccia che conduce ad una calata che deposita sui ghiaioni finali.
NB. Se alla base ci dovesse essere molta neve è possibile effettuare un'ulteriore calata in modo da ridurre il tratto ripido di nevaio.