Sass Màor 2812m
Scalet-Biasin

Grande via storica delle Pale di San Martino con una esposizione pazzesca. Richiede esperienza ed allenamento. Le soste sono tutte attrezzate a chiodi. Lungo i tiri ci si protegge con le numerose clessidre e i chiodi presenti non sempre validi, possibilità di integrare con friends. Merita sicuramente una ripetizione.

REGIONE:
Trentino

GRUPPO MONTUOSO:
Pale di San Martino

LUNGHEZZA:
700m di sviluppo (16 lunghezze)
DIFFICOLTÁ:
VII e A0
ESPOSIZIONE:
Sud-est
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii, serie completa di friends, cordini, martello e chiodi.
TIPO DI ROCCIA:
Calcare dolomitico superlativo sui tiri alti e bassi. Friabili i 3 tiri centrali sui “gialli”
APRITORI:
Samuele Scalet e Giancarlo Biasin nel 1964
PERIODO CONSIGLIATO:
Estate
ACCESSO STRADALE:
Da Fiera di Primiero andare in direzione di San Martino di Castrozza, dopo qualche chilometro poco prima del paese si stacca sulla destra una strada (indicazioni escursionistiche per malga Zivertaghe e rifugio del Velo) che conduce al parcheggio dove parte il sentiero.
AVVICINAMENTO:
Salire il comodo sentiero che conduce al rifugio del Velo. (2h00). Dal rifugio seguire il sentiero Dino Buzzati e del Cacciatore fino alla cresta della Cima della Stanga. Scendere sul versante opposto fino a quando il sentiero Buzzati si stacca sulla destra, continuare lungo il sentiero del Cacciatore. Superati dei cavi abbandonare il sentiero per dirigersi verso il Sass Màor, ormai visibile, e il canalone sottostante. Puntare alla base di un'evidente diedrone che si risale con passaggi di II e II+ fino alla sella della Banca Orba da dove parte una rampa obliqua (2h00 dal rifugio).
ATTACCO:
Presso una clessidra cordonata, subito dopo una strozzatura, prima di un ripiano.
RELAZIONE:
Controlla lo schizzo qui sotto.
DISCESA:
Per la via normale. Scendere in doppia sul versante nord seguendo i bolli rossi, 3 calate nuove (attrezzate nell'estate 2020). Giunti in cengia seguire gli ometti in direzione dell'evidente Cima della Madonna e con facili tratti d'arrampicata alternati a tratti su ottimo sentiero giungere sopra una paretina appoggiata. Scendere sul sottostate ghiaione con passi di arrampicata (II) oppure con una doppia di 40m. Reperire una sosta di calata dalla quale si effettua una doppia di 30m, altra sosta nuova dalla quale con altri 30m si giunge alla forcella tra Sass Maor e Cima della Madonna. Scendere il facile canalone ghiaioso fino al masso incastrato da dove si effettua una breve doppia. Prendere il canalone di destra (faccia a valle) e seguirlo fino a una crestina dalla quale si continua verso il canalone di sinistra (bolli rossi). Continuare fino a effettuare 2 calate da 30m che depositano sui ghiaioni dietro al rifugio. (2h00 minuti circa)
SCHIZZO:

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