Zucco di Teral 1179m
Strateral
Breve itinerario su una parete molto verticale ed esposta. La seconda lunghezza è bellissima, su placca verticale di movimento e resistenza di dita. Peccato che la chiodatura stia andando alla “malora” in quanto ci sono numerosi fix totalmente arrugginiti. Anche la ferrata di accesso presenta catene e cavi poco stabili, comunque ancora percorribile in sicurezza, prestando le dovute attenzioni. La totale mancanza di segni di passaggio (magnesite) indica che l'itinerario è poco ripetuto ed obbliga alla vera arrampicata “a vista”.
REGIONE:
LombardiaGRUPPO MONTUOSO:
Triangolo LarianoLUNGHEZZA:
90m
DIFFICOLTÁ:
7b
ESPOSIZIONE:
Sud-sud-ovest
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii (basta una corda da 60m)
TIPO DI ROCCIA:
Ottimo calcare
APRITORI:
Paolo Vitali e Sonja Brambati 1994
PERIODO CONSIGLIATO:
Inverno e mezze stagioni se non fa troppo caldo. (parete molto calda)
ACCESSO STRADALE:
Da Ballabio salire per i Pian dei Resinelli, fermandosi quasi subito nei pressi di un ponte dove si parcheggia.
AVVICINAMENTO:
Imboccare la stradina posta dietro la trattoria Alleluia, seguire il sentiero n.62 che sale ai prati della cascina Piazza. Dall’abitato si segue il sentiero di destra e traversando in piano si passa sotto la base del Dito Dones. Superato un canale franoso, poco oltre si reperisce una ripida traccia che sale nel bosco fin sotto delle paretine rocciose. Un tratto attrezzato porta nei pressi della ferrata di attacco e del colletto posto tra Zucco e Dito (circa 45minuti). Vedi Schizzo
ATTACCO:
Seguire la ferrata sino sulla grande cengia alla base della parete. La via attacca alla seconda sosta che si incontra (2 fix collegati con cordini sopra un blocco)
RELAZIONE:
L1 Ostico “passaggino” in entrata, poi facile, in comune con la via del Miro. (20m, 6b+)
L2 Gran bel tiro di continuità con ostico passaggio finale. (20m, 7b)
L3 Breve e cattiva sequenza su roccia avara di appigli e appoggi. (25m, 6c)
L4 Ben ammanigliato, attenzione comunque alla “ghisa”..... e all'uscita su toppe d'erba. (25m, 6b+)
DISCESA:
In doppia lungo la via, quindi a ritroso sul percorso di salita. NB: il tiro di 7b (L2) è bene rinviarlo per non perdere il contatto con la parete.