Circuito della Majella

Itinerario di stupefacente bellezza sia per la varietà degli ecosistemi che si incontrano, sia per i luoghi suggestivi. Queste montagne si trovano completamente fuori da ogni rotta turistica, abbiamo quindi vissuto un’ esperienza unica. Il tratto in cui troverete qualche persona, sarà nella prima tappa, dove ovviamente il Monte Amaro, che con i suoi 2793m è il punto culmine del massiccio, richiama molti escursionisti. Queste montagne non sono assolutamente pubblicizzate come i gruppi montuosi più “illustri” quali le Dolomiti, il Monte Bianco, il Monte Rosa o altre catene montuose a cui si dedicano numerose riviste e documentari, o più semplicemente hanno una altitudine più degna di attenzione. La massa segue le montagne “patinate” quelle montagne che sono state al centro di attenzioni particolari da parte del marketing oppure di qualche “big” della scalata. Noi ci siamo mossi contro corrente, e nonostante la brevità del percorso, siamo stati ripagati da una delle esperienze tra le più appaganti e pure che abbia mai fatto.

REGIONE:
Abruzzo

GRUPPO MONTUOSO:
Majella

APPROCCIO:

Pernottamento in Bivacco e B&B, in alternativa se non si vuole usufruire degli scomodi e mal tenuti bivacchi meglio optare per la tenda.Passando per paesi è facile trovare ristoranti/trattorie, meno facile degli alimentari. Acqua lungo tutto il percorso al di fuori della prima tappa.

ACCESSO STRADALE:

Da Sulmona raggiungere Campo di Giove, quindi prendere la strada per passo San Leonardo, parcheggiando dopo circa 6 km di strada, alla località Fonte Romana, numerose possibilità di posto auto.

ATTREZZATURA:

Sacco a pelo e materassino per il bivacco. Abbigliamento da 4 stagioni, ricordate giacca a vento, berretto e guanti. Bastoncini per camminare e borracce per rifornirsi dalle numerose fonti.

NOTE:

L'acqua è presente lungo tutto il percorso presso fonti captate dove è sempre bene rifornirsi, in quanto non sono presenti corsi d'acqua. Solo sulla prima tappa non ci sono fonti, la prima fonte si trova a circa 15 minuti dal bivacco Fusco 2450m, scendendo in direzione del rifugio Pomilio. Il bivacco Pelino (anno 2019) è provvisto di brande con assi di legno, mentre il bivacco Fusco è in pessimo stato, meglio usarlo solo per emergenze. Siamo sempre riusciti a montare la tenda in luoghi molto belli e solitari. Nei paesi che si incontrano non è facile rifornirsi di viveri, mentre è possibile cenare in una buona trattoria. Purtroppo non è presente un bus che collega Caramanico Terme con Fonte Romana oppure Passo San Leonardo o Campo di Giove. Noi abbiamo preso un bus fino a Santa Eufemia da dove siamo rientrati all'auto in autostop.

RELAZIONE:

Prima tappa
Da Fonte Romana 1250m al Bivacco Fusco 2450m
Sulla destra parte il sentiero P4 per la cima del Monte Amaro 2793m che sale ripido e costante per una bella faggeta (1h20 minuti). Oltre il bosco il percorso continua ripido per prati sino a Forchetta Majella 2390m (2h45 minuti), prima della quale si imbocca il sentiero P1. Dopo Forchetta Majella si continua su percorso molto meno ripido, tenendo sulla sinistra la valle di Femmina Morta, sentiero P. Con ormai ben visibile in lontananza il bivacco Pelino e quindi la cima del Monte Amaro 2793m, si raggiunge l'altare dello Stincone 2413m (3h25 minuti). E' possibile bivaccare alla grotta Canosa 2507m. Con Ancora 1h00 di cammino si giunge sulla vettadi Monte Amaro 2793m (4h25 minuti). Proseguendo verso nord si segue il sentiero P che superando i “tre portoni” (3 valichi tutti oltre i 2500m) portano in cima a Monte Focalone 2676m. Si scende al bivacco Fusco 2450m (7h30 minuti).
Tempo tot. ore 7.30 – dislivello in salita 1920m – dislivello in discesa 500m

Seconda tappa
Dal Bivacco Fusco 2450m a Bocca di Valle 647m
Dal bivacco si ritorna sui propri passi sino al bivio con cartelli indicatori. Prendere il sentiero P per il rifugio Pomilio (fonte dove è possibile rifornirsi di acqua). Dopo circa 1h00 di discesa, passata una seconda fonte, si prende sulla destra il bivio per il sentiero G2. Si prosegue per una traccia di sentiero che percorre le Gobbe di Selvaromana tra prati e pini mughi (attenzione alle vipere) per poi addentrarsi in una meravigliosa faggeta. Continuare lungamente a scendere fino a giungere sul greto del Fiume Avello, dal quale su mulattiera alquanto assolata e passando per qualche galleria, si giunge a Pennapiedimonte 669m. Per una noiosa e lunga (3,7 Km) strada asfaltata si giunge a Bocca di Valle 647m. Possibilità di pernottamento in b&b, oppure montare la tenda in una area pic nic nei pressi di un ponte poco oltre le indicazioni per la Majelletta in direzione della cascata di San Giovanni (6h30 minuti).
Tempo tot. ore 6.30 – dislivello in salita 150m – dislivello in discesa 1550m

Terza tappa
Da Bocca di Valle 647m all'eremo di San Giovanni 1227m
Da Bocca di Valle seguire la mulattiera che parte nei pressi di un ponte e di una sorgente, indicazioni cascata San Giovanni. Dopo pochi minuti imboccare sulla destra il bivio per la Majelletta (cartelli indicatori, sentiero F1). In 50 minuti di ripido sentiero nel bosco, si arriva alla Piana delle Mele, dove si incontra un bar e un parco avventura. Si prosegue lungo il sentiero F1 (seguire sempre bolli bianco/rossi) che poi diventa mulattiera (bolli verdi e rossi) sino al bivio per la cascata San Giovanni e il Monte Campanaro. Proseguire per Campanaro e Majelletta (cartelli indicatori); superando due fonti d'acqua si giunge sulla strada asfaltata della Majelletta poco sotto il rifugio Pomilio 1888m (4h00 da Bocca di Valle). Seguire l'asfaltata in discesa, dopo breve si incontrano i cartelli indicatori. Prendere il sentiero B1 per il rifugio Marcello Di Marco 1747m, prestando molta attenzione alla segnaletica e alla traccia di sentiero che a tratti si può perdere. Il sentiero interseca perpendicolarmente gli impianti sciistici della Majelletta e con un lungo e costante traverso in piano raggiunge il rifugio Marcello Di Marco 1747m. Una mulattiera (indicazioni per Decontra e Eremo di San Giovanni) porta fino al bivio per l'eremo dove si trovano buoni posti tenda (7h00). Possibilità di rifornirsi di acqua a fonte Centiata (cartelli indicatori), inoltre si può visitare il suggestivo eremo di San Giovanni con circa 20 minuti di cammino.
Tempo tot. ore 7.00 – dislicìvello in salita 1350m – dislivello in discesa 750m

Quarta tappa
Dall'eremo di San Giovanni 1227m a Caramanico Terme 631m
Seguire la mulattiera fino a Decontra 814m (1h40 minuti). Dal paese reperire il sentiero (B8) in direzione Caramanico Terme e Valle dell'Orfento che in 40 minuti porta al fiume Orfento. Continuando per il fondo valle, in 1h30 minuti si giunge a Caramanico Terme 631m (5h00).
Tempo tot. ore 5.00 – dislivello in salita 100m – dislivello in discesa 800m