Corno Piccolo 2655m-Monolito
Via Emanuela
Dopo una partenza non esaltante la via migliora decisamente con alcune lunghezze stupende, come la bellissima placca a buchi sul filo dello spigolo della L2. La via è ottimamente chiodata a fix, sia lungo i tiri che alle soste, rimane un itinerario riservato a cordate che si sappiano muovere su terreni alpinistici, sia per l'avvicinamento sia per la distanza delle protezioni che rendono obbligati alcuni passaggi. Grazie all'ottimo posizionamento delle soste di calata si può pensare di percorrere una seconda via sulla parete est, proprio come abbiamo fatto noi. Merita sicuramente una ripetizione.
REGIONE:
AbruzzoGRUPPO MONTUOSO:
Gran SassoLUNGHEZZA:
150m di sviluppo (4 lunghezze)
DIFFICOLTÁ:
6b o A0 (6a+ obbligato)
ESPOSIZIONE:
Est
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii, qualche friends, cordini.
TIPO DI ROCCIA:
Ottimo calcare.
APRITORI:
Pasquale Jannetti e Evaldo Sila il 3 settembre 1974
PERIODO CONSIGLIATO:
Estate
ACCESSO STRADALE:
Dalla A14 (Bologna-Taranto) uscire a Teramo, seguire le indicazioni per L'Aquila, continuare per Prati di Tivo. Giunti nel grande parcheggio della nota località sciistica, risalire la strada sulla sinistra, a tratti sterrata, che permette di guadagnare qualche centinaio di metri di dislivello. Parcheggiare al termine della strada, presso uno spiazzo sterrato.
AVVICINAMENTO:
Dal parcheggio si raggiunge in circa due ore il Rifugio Franchetti 2433m. Puntare al versante est del Corno Piccolo e Risalire con passi di II/II+ lo zoccolo (un passaggio esposto). Raggiunta la cengia mediana, spostarsi verso sinistra (1h00 dal rifugio, 3h00 dall'auto).
ATTACCO:
Nel punto più alto a sinistra della cengia mediana. Cinque metri a destra del canale che scende dalla vetta del Corno Piccolo. Fix e chiodo visibili dalla base del diedro formato da un pilastrino staccato.
RELAZIONE:
Controlla lo schizzo qui sotto.
DISCESA:
In doppia, controlla lo schizzo qui sotto. Oppure a piedi lungo la via normale del Corno Piccolo (facili tratti di arrampicata).