Presolana Centrale 2250m
Spigolo Bramani-Ratti
Bella via di stampo dolomitico in ambiente suggestivo. La chiodatura è stata recentemente rivista alle soste con il posizionamento di ancoraggi in acciaio inox collegati tra loro, mentre lungo i tiri è rimasta a chiodi da integrare con protezioni veloci. Il percorso è logico e facile da trovare. Nelle calde giornate estive si può sopperire al caldo attaccando alla mattina molto presto, momento in cui la parete è ancora in ombra. La via merita sicuramente una ripetizione.
REGIONE:
LombardiaGRUPPO MONTUOSO:
PresolanaLUNGHEZZA:
220m di sviluppo (7 lunghezze)
DIFFICOLTÁ:
VI
ESPOSIZIONE:
Sud- sud - ovest
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii, una serie di friends, cordini.
TIPO DI ROCCIA:
Ottimo calcare.
APRITORI:
Vitale Bramani, Vittorio Ratti nel 1943
PERIODO CONSIGLIATO:
Estate, anche durante le mezze stagioni se le condizioni neve lo permettono.
ACCESSO STRADALE:
Dall'A4 uscire a Bergamo e seguire le indicazioni per la Val Seriana, Clusone e Passo della Presolana, sino a raggiungere quest'ultimo.
AVVICINAMENTO:
Dal passo 1287m, si imbocca il sentiero 316 sino a Malga Cassinelli, continuando sul 315 si giunge al Bivacco Città di Clusone (1h45/2h00) se volete fare più giorni. Se invece salite in giornata, poco prima di giungere al bivacco sulla destra si stacca una traccia che per ripidi e faticosi prati conduce all'attacco (2h00/2h10min. dall'auto)
ATTACCO:
Dopo aver superato un breve zoccolo, presso un comodo terrazzo alla base dello spigolo.
RELAZIONE:
L1 Zigzagare cercando il terreno più semplice sino a giungere sotto una fessura che va da destra a sinistra, seguirla e al suo termine andare a destra, superare lo strapiombo, andare leggermente a sinistra poi dritti per facili gradoni fino alla sosta. (30m, 2 chiodi, sosta su fix, V+)
L2 Puntare a una vecchia sosta a chiodi, una volta rinviata uscire a destra quindi per terreno logico si prosegue giungendo sulla cima del gendarme. (35m, qualche chiodo, sosta su fix, IV)
L3 Scendere dal gendarme e risalire sulla paretina opposta, con la sosta già ben visibile fin dalla cima del gendarme. (20m, 1 chiodo, sosta su fix, IV)
L4 Obliquare verso sinistra su terreno non obbligato puntando ad una grande zona di roccia gialla ben visibile anche dalla base della parete, sostando su comodo terrazzo sotto un bel diedro con roccia gialla. (25m, 1chiodo, sosta su fix, III)
L5 Salire il bel diedro, giunti alla lama seguirla, inizialmente su roccia poco invitante, poi via via sempre più bella, fino a giungere alla sosta. (35m, qualche chiodo, sosta su fix, V)
L6 Andare verso destra e superare lo spigolo, quindi con arrampicata non banale si sale dritti e obliquando verso sinistra si giunge alla comodissima sosta su cengia. (35/40m, qualche chiodo e clessidra, sosta su fix, V+)
L7 Andare a sinistra, ignorare un chiodo all'altezza della cengia, proseguire obliquando verso destra poi verticalmente sino ad una sosta a chiodi che si rinvia, andare sulla destra e salire il bel diedro a rampa, al suo termine piegare a sinistra e passando tra uno stretto corridoio formato da uno spuntone e la parete, si giunge in breve alla sosta. (35/40m, numerosi chiodi, sosta su fix, VI)
A questo punto le difficoltà finisco, chi volesse proseguire ed andare in cima deve continuare per creste. Soluzione non testata.
DISCESA:
In doppia lungo la via, controlla lo schizzo qui sotto.