Torre di Aimonin 1100m
Pesce d'Aprile

Bellissima e storica via della valle dell'Orco, fortunatamente e finalmente qualcuno ha tolto i fix lungo i tiri che banalizzavano una via facile da proteggere. Le soste sono rimaste a fix e quindi si è trovato, a mio avviso, un giusto compromesso. La via merita sicuramente una ripetizione.

REGIONE:
Piemonte

GRUPPO MONTUOSO:
Valle dell'Orco

LUNGHEZZA:

180m di sviluppo (6 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

VI

ESPOSIZIONE:

Sud

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends, cordini.

TIPO DI ROCCIA:

Ottimo granito.

APRITORI:

M. Kosterlitz, Gian Piero Motti, Ugo Manera, G. Morello, R. Bianco, 31 marzo 1973

PERIODO CONSIGLIATO:

Mezze stagioni, eventualmente estate se non è troppo caldo.

ACCESSO STRADALE:

Da Milano prendere la Milano – Torino, quindi cambiare autostrada ed immettersi sulla Torino – Aosta ed uscire ad Ivrea. Seguire le indicazioni per Courgnè, poi per Ceresole Reale (indicazioni presenti ancora prima della cittadina di Courgnè). Raggiunta Noasca si parcheggia l'auto in centro al paese, davanti ad un bar.

AVVICINAMENTO:

Dirigersi verso la chiesa e seguire il sentiero marcato di bianco e rosso. Ad ogni bivio che si incontra (noi ne abbiamo trovati 2) si tiene la destra, dirigendosi verso la torre di Aimonin, poco visibile tra gli Alberi. Arrivati sotto la parete, si sale a sinistra dello spigolo costeggiandola per qualche metro (20 minuti)

ATTACCO:

Presso una piazzola dove una serie di risalti rocciosi conducono in centro parete.

RELAZIONE:

L1 Salire i risalti, spostandosi verso centro parete, superare una sosta su vecchi golfari e traversando verso destra si supera uno spigolino e si sosta. (25/30m, una sosta e un chiodo, sosta su 2 fix, IV)
L2 Traversare ancora verso destra, superare un albero morto e dopo questo si scende leggermente, si traversa a destra puntando un bel diedro fessurato che poi diventa camino, superato si sosta sulla destra. (25/30m, 2 chiodi, sosta su 2 fix, V)
L3 Traversare a destra, salire la stupenda lama e al suo termine, con percorso non obbligato, si punta al grande diedro che caratterizza la via. (30m, 1 nut incastrato e una sosta intermedia, sosta su 2 fix, VI-)
L4 Salire il bellissimo diedro uscendo a sinistra al suo termine. (30m. 1 chiodo, sosta su 2 fix, VI)
L5 Salire sopra la sosta, uscire sulla destra dopo aver superato uno strapiombino ben ammanigliato, saltare la prima sosta e fermarsi sotto alla fessura camino dell'ultimo tiro. (30m, una sosta, sosta su 2 fix. IV+)
L6 Salire il breve camino, quindi proseguire per la meravigliosa fessura sino alla sommità. (40m, 1 chiodo, sosta su albero + 1ch, V+)

DISCESA:

In doppia, controlla lo schizzo qui sotto.

SCHIZZO:

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