Ponteil 1550m
Parete Centrale
La Rampe
La via è ottimamente protetta a spit, non è molto impegnativa e la roccia è eccellente, solo qualche breve tratto risulta unto. L'itinerario è perfettamente esposto al sole e non si esclude di poterlo frequentare, oltre che nelle mezze stagioni, anche occasionalmente in inverno.
REGIONE:
FranciaGRUPPO MONTUOSO:
Briancon EstLUNGHEZZA:
210m di sviluppo (6 lunghezze)
DIFFICOLTÁ:
6a/A0 (5c obbligato)
ESPOSIZIONE:
Sud
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii (alla L4 mancava la piastrina di uno spit, quindi abbiamo rinforzato la sosta con un friend BD n. 2. Se ci si ferma prima o si collegano le lunghezze non è necessario portare nessuna protezione perché la via è ottimamente chiodata.
TIPO DI ROCCIA:
Otimo calcare.
APRITORI:
D. Margaillan-Martine e Jean-Jacques Rolland, nel 1975
PERIODO CONSIGLIATO:
Mezze stagioni.
ACCESSO STRADALE:
Raggiunta la città di Briançon si prosegue in direzione Gap, oltrepassato il paese di Argentière La Bessèe si trovano sulla destra le indicazioni per il paese di Champcella, seguirle sino a raggiungere il paese, dal quale si trovano sulla destra le indicazioni per il paesetto di Ponteil, seguirle sino a poco prima dell'abitato, parcheggiare presso il ponte di legno.
AVVICINAMENTO:
Dal ponte si segue un comodo sentiero che in pochi minuti porta sotto la parete sud e sud-est di Ponteil (10 minuti dall'auto).
ATTACCO:
Una cinquantina di metri a destra del grande diedro che incide la parete, presente la scritta La Rampe alla base.
RELAZIONE:
L1 Superare lo strapiombino, obliquare a sinistra e con passaggi unti si arriva alla sosta. (35m, 5c)
L2 Salire il facile diedro arrivando ad una zona più abbattuta, quindi nei pressi di un albero superare uno strapiombino e per parete verticale ma ben ammanigliata si arriva, verso destra, alla sosta. (40m, 5c)
L3 Salire il diedro sovrastante, quindi puntare ad un grosso albero dove una fessura un po faticosa porta ad una comoda cengia. (30m, 5c)
L4 Scalare la bellissima placca a gocce molto ben protetta sino ad un ballatoio (presenza di due soste, noi le abbiamo saltate perché sarebbe stato un tiro di 10m ), traversare a destra ad un alberello striminzito e seguire una bella fessura pervenendo alla sosta. (30m, 5c)
L5 Salire lo strapiombino subito sopra la sosta su roccia apparentemente friabile, ma in realtà solida, ben lavorata e molto rugosa, segue una facile placca, quindi a destra su cengia si arriva in sosta. (25m, 5b)
L6 Traversare a sinistra su una facile rampa ed entrare nel faticoso camino uscendo a sinistra e, per placche abbattute, si arriva alla sosta di fine via sulla cengia di discesa. (40m, 6a)
DISCESA:
Seguire la cengia per una trentina di metri circa superando due soste a fix, alla terza sosta è presente l'anello di calata, nei pressi di un grosso masso. Con tre calate si arriva alla base della parete.