Vallon De La Moulette
Première Tour 2800m
Voie De La Grand-Mère
Finalmente una via come piace a me, cioè un percorso che segue il facile nel difficile. La linea è chiaramente di stampo classico ma non si può dire altrettanto della chiodatura che risulta a fix, sia lungo i tiri che alle soste, non fatevi ingannare perché la via rimane abbastanza alpinistica in quanto necessita di integrazione. Le lunghezze più belle sono le prime in quanto le più verticali ed omogenee nelle difficoltà, un po noiosa è l'uscita perché molto discontinua. Via meritevole di ripetizione.
REGIONE:
FranciaGRUPPO MONTUOSO:
Briancon EstLUNGHEZZA:
370m di sviluppo + circa 200m facili per raggiungere la discesa (10 lunghezze)
DIFFICOLTÁ:
6a e A0.
ESPOSIZIONE:
Ovest
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii e una serie di friends fino al 3 BD.
TIPO DI ROCCIA:
Calcare
APRITORI:
Suzy Pèguy, Michel Pichot, Lieutenants Marmier e Peeters nel 1969
PERIODO CONSIGLIATO:
Estate
ACCESSO STRADALE:
Raggiunta la città di Briançon si prosegue in direzione del colle Du Lautaret 2058m, dopo circa 2km si raggiunge una rotonda dalla quale si svolta per il paese di St. Chaffrey. Superato il centro paese, proseguendo sempre dritto, si arriva alla svolta per il Col Du Granon (indicazioni presenti). Seguendo la ripida e stretta strada che porta al colle, poco prima di questo, si svolta verso sinistra su una strada sterrata con indicazioni per il Rifugio Buffèere. Continuare a seguire la strada, sempre sterrata, sino al Col di Buffèere.
NB: al momento della nostra ripetizione la strada era in ottime condizioni in quanto non necessitava l'utilizzo di un veicolo 4x4. Essendo un percorso stradale di alta montagna, sicuramente è mutevole e quindi da valutare di volta in volta.
AVVICINAMENTO:
Dal parcheggio, pochi metri prima del Col Du Bufèere, si imbocca il sentiero che con numerosi sali e scendi costeggia il versante sud della Tète Noire 2917m sino ad entrare nel Vallon De La Moulette (1h00/1h30).
ATTACCO:
All'estremità sinistra della parete, a sinistra della fila di fix della via "Le Poing Du Paria". (Cordino al secondo spit)
RELAZIONE:
L1 Superato il primo difficile passaggio si segue la facile lunghezza sino ad un terrazzino alla base di una placca.
L2 Salire la bella placca sino ad una difficile fessura che si segue sino alla sosta.
L3 Seguire il bellissimo diedro per poi piegare a destra, quindi su placca verticale si arriva in sosta. Sicuramente il tiro più bello della via anche se in alcuni punti della fessura è presente guano di uccello.
L4 Ancora verso destra, giunti al fessurone si torna a sinistra salendo un primo facile diedro, poi un bel camino/diedro, quindi in sosta.
L5 Saliere rocce gradonate sino alla fessura obliqua e alla zona più semplice, che conduce alla sosta.
L6 Superare il diedro aperto che diventa camino, sostando al suo interno.
L7 Proseguire a sinistra della sosta fin sotto un tettino, andare a destra, quindi una dülfer a sinistra porta in una zona più adagiata.
L8 Dritto poi a destra per placche appoggiate.
L9 Ancora a destra sino allo spigolo, poi in verticale sino alla sosta.
L10 Per facili rocce si raggiungono gli sfasciumi sommitali.
Dalla L10 si seguono gli sfasciumi e si aggira sulla sinistra la cima, si sale un facile diedro che conduce ad un colletto tra la cima e l'inizio della cresta, che ha inizio con una placca spittata. Superare la placca e scendere all'intaglio successivo quindi per tracce di sentiero e facili tratti di arrampicata, con qualche sali e scendi, si raggiunge un colletto con ometto posto all'uscita del Petit Poire.
DISCESA:
Dal colletto una facile rampa in discesa (20m) di II grado conduce al sentiero di discesa, numerosi ometti. Una volta sul sentiero ci sono due possibilità: la prima è di tornare alla base dal canale detritico alla destra della parete, soluzione sconsigliata. La seconda è di ricongiungersi al sentiero di avvicinamento tramite una traccia che scende nel vallone prima di quello de la Moulette.