Tete Colombe 3022m
Via della Scuola Gervasutti

La via si divide in due parti, la prima sezione è discontinua e su roccia non ottimale, la seconda parte su roccia bellissima e molto lavorata a gocce. Purtroppo la discesa non è divertente come la salita, infatti ci sono una serie di doppie su terreno abbattuto e con roccia pessima, fortunatamente non si è mai incastrata la corda, ma chissà... c'è la possibilità di uscire in cima alla Tête Colombe, ma non avendo informazioni abbiamo preferito calarci, tenete presente che la via esce a circa 2800m di quota. Le ultime 2 calate sono veloci al contrario delle prime. In via sono presenti numerosi spit, ma in alcuni punti risultano distanziate anche quando si è in prossimità di cenge o punti di collisione in caso di caduta. Al ritorno dalla via abbiamo notato una scarica di grandi dimensioni proprio nell'imbuto di attacco e vedendo il detrito alla base non è difficile pensare che ce ne saranno altre in futuro, non sostare a lungo e fare ATTENZIONE!!

REGIONE:
Francia

GRUPPO MONTUOSO:
Briancon Est

LUNGHEZZA:

380m di sviluppo (10 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

5c/A0 (5c obbligato)

ESPOSIZIONE:

Ovest

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, una serie di friends se si vuole integrare soprattutto nelle prime lunghezze.

TIPO DI ROCCIA:

Calcare discreto nella prima parte, ottimo calcale nella seconda parte della via.

APRITORI:

Ugo Manera - Claudio Sant Unione e quattro allievi della scuola Gervasutti nel 1977

PERIODO CONSIGLIATO:

Estate

ACCESSO STRADALE:

Raggiunta la città di Briançon si prosegue in direzione del colle du Lautaret 2058m, poco prima di arrivare al passo c'è una serie di tunnel (gallerie) chiuse al traffico, bisogna parcheggiare in una piazzola davanti al Tunnel Des Valois (il nome è scritto su una targa all'esterno della galleria).

AVVICINAMENTO:

Dal parcheggio parte un ottimo sentiero, inizialmente segnato con bolli rosa (chiaramente fatti con una bomboletta sprite e non a vernice) che percorre un bel bosco. Arrivati ad un cartello con l'indicazione "Chemin du Roy" non lo si segue poiché la traccia prosegue orizzontalmente, ma si continua a salire su percorso ottimamente tracciato, via via più ripido. Arrivati sotto la parete la si costeggia verso sinistra in direzione dell'evidente e gigantesca lama staccata. Continuando a costeggiare la parete si incontra una gola a forma di diedro gigante. (1h30/2h00)

ATTACCO:

Si risale il canale detritico fino all'apice del diedrone, la via attacca presso una fessura che va da destra a sinistra, spit alla base e visibili lungo la fessura.

RELAZIONE:

L1 Seguire la fessura, non banale, sino alla sosta. (30m, spit, 5c/A0)
L2 Continuare a seguire la fessura verso sinistra fino a quando non diventa camino, superarlo e sostare al suo termine su ottimo terrazzo. (35m, spit, 5c/A0)
L3 Proseguire a destra della sosta, prima per un diedro poi per terreno abbattuto e detritico, sino in sosta. (40m, spit, 3c)
L4 Alzarsi sino ad un primo fix, da questo iniziare a traversare a sinistra e superare il canale con una spaccata, quindi continuare verticalmente sino alla sosta. (40m, spit, 5b)
L5 Traversare su terreno facile e detritico sin sotto il bellissimo diedro fessurato, superarlo con arrampicata entusiasmante, quindi proseguire su placche che conducono all'altezza della sosta, traversando a sinistra per qualche metro si arriva a sostare. (40m, spit, 5c)
L6 Si continua verticalmente, quindi progressivamente si obliqua verso sinistra su bellissime placche in cui è richiesto un po di intuito per trovare il percorso più semplice. (35m, spit, 5c)
L7 Superare un passaggio sopra la sosta, quindi traversare a sinistra sul terrazzino che porta alla base di un diedro, scalarlo stando un po in placca sull'esterno e un po sul bordo sinistro di esso (tiro leggermente costretto). (35m, spit, 5a)
L8 Puntare ad un primo fix, quindi ad un secondo posto su una bellissima placca di colore rosso che parte da un balconcino, scalarla con arrampicata facile ma divertentissima su roccia stupenda, sostare alla sommità del pilastrino. (35m, spit, 5a)
L9 Continuare a destra della sosta su una placca compatta, più si sale e più le difficoltà decrescono sino ad un ultimo passaggio su una placca verticale protetta da un fix e si sosta oltre essa ormai sulla grande cengia finale da dove si incontrano le calate. (35m, spit, 5c)
L10 Continuare su terreno semplice, sin sotto l'ultimo salto finale che si supera con arrampicata facile per placche sino alla cengetta erbosa poco sotto la sommità della larga cresta che porta in cima alla Tête Colombe 3022m. (50m,spit, 4c)

DISCESA:

Con nove doppie appoggiate e su roccia marciotta, solo le ultime risultano veloci e con roccia ottima, per i dettagli della discesa controlla lo schizzo a fine relazione.

SCHIZZO:

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