Sass Maor 2812m
Via Castiglioni-Detassis

Salita di grande soddisfazione in ambiente grandioso, la roccia è scadente anche se non mancano tiri di roccia buona con arrampicata esaltante, la chiodatura è scarsa e addirittura assente per lunghi tratti. La parte finale dell'avvicinamento si svolge su uno zoccolo friabile. Se state cercando una via su cui arrampicare state sbagliando itinerario, il mio consiglio è di andare per farsi un'avventura su una grande montagna, assaporando l'ambiente aspro e selvaggio di questa zona delle Pale di S. Martino.

REGIONE:
Trentino

GRUPPO MONTUOSO:
Pale di San Martino

LUNGHEZZA:

850m circa di sviluppo, 700m di dislivello (15 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

2 tiri di VI, il resto IV e V molto discontinuo

ESPOSIZIONE:

Sud-est

MATERIALE CONSIGLIATO:

Rinvii, serie completa di friends, cordini, martello e chiodi

TIPO DI ROCCIA:

Mediocre calcare dolomitico

APRITORI:

B. Detassis - E. Castiglioni 26 luglio 1934

PERIODO CONSIGLIATO:

Estate

ACCESSO STRADALE:

Da Fiera di Primiero andare in direzione di San Martino di Castrozza, dopo qualche chilometro poco prima del paese si stacca sulla destra una strada (indicazioni escursionistiche per malga Zivertaghe e rifugio del Velo) che conduce al parcheggio dove parte il sentiero.

AVVICINAMENTO:

Parcheggiata l'auto si continua a piedi per il comodo sentiero n. 713 che risale tutta la valle della Vecia sino al Rifugio del Velo 2358m. (2h30min dalla macchina) Salire il sentiero n.742 che conduce alla cima della Stanga, si scollina e si scende il versante opposto in direzione della cima del Cimerlo, sino ad incontrare il bivio che a sinistra rientra verso il Sass Màor con il sentiero del cacciatore. Seguirlo sino al grande canalone prendendo subito la diramazione destra sino all'attacco.

ATTACCO:

Attacca presso una fessura strapiombante nerastra bagnata e muschiata.

RELAZIONE:

Controlla lo schizzo a fine relazione.

DISCESA:

Per la via normale. Dalla Madonnina scendere sul versante nord seguendo gli ometti (attenzione, passaggi esposti) fino a reperire una sosta. Effettuare due calate, la prima di 15m, la seconda di 30m. Giunti in cengia seguire gli ometti in direzione dell'evidente Cima della Madonna e con facili tratti d'arrampicata alternati a tratti su ottimo sentiero giungere sopra una paretina appoggiata. Scendere sul sottostate ghiaione con passi di arrampicata (II) oppure con una doppia di 40m. Reperire un altro anello di calata dal quale si effettua una doppia di 30m a un altro anellone cementato dal quale con altri 30m si giunge alla forcella tra Sass Maor e Cima della Madonna. Scendere il facile canalone ghiaioso fino al masso incastrato da dove si effettua una breve doppia. Prendere il canalone di destra (faccia a valle) e seguirlo fino a una crestina dalla quale si continua verso il canalone di sinistra (bolli rossi). Continuare fino a effettuare 2 calate da 30m che depositano sui ghiaioni dietro al rifugio. (2h00 minuti circa)

SCHIZZO:

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