Marmolada-Punta Ombretta 3247m
Don Quixote
Sicuramente grande felicità e soddisfazione per aver salito la sud della Marmolada, questa muraglia di calcare compatto e impressionante alta oltre mille metri, incute un certo terrore a chi la guarda dalla Val d'Ombretta. Purtroppo la via non è niente di entusiasmante, in fondo un approccio moderato è quasi d'obbligo verso una parete di queste dimensioni. La roccia non è mai entusiasmante tranne gli ultimi tiri, dove diventa sublime, inoltre la via è parecchio discontinua. Insomma è da consigliare come primo approccio verso "la regina" delle dolomiti, ma chi ha già una certa esperienza in Marmolada sconsiglio di ripetere questa via. Nel complesso è sicura con brevi tratti di friabile, mai drammatici, il tracciato è molto logico tranne il punto di attacco della parte alta dopo la cengia, infatti sarà stata la fitta nebbia ma non siamo riusciti a capire il punto di attacco. La relazione di versante sud di Giordani è molto valida anche se i gradi a volte sono messi a casaccio. Per riassumere quello già detto qui sopra: gran soddisfazione, ma la via non merita tutta la pubblicità che gli viene fatta.
REGIONE:
VenetoGRUPPO MONTUOSO:
MarmoladaLUNGHEZZA:
850m circa di sviluppo
DIFFICOLTÁ:
VII o A0 (VI obbligato)
ESPOSIZIONE:
Sud
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii, serie completa di friends.
TIPO DI ROCCIA:
Calcare a tratti mediocre e a tratti eccellente
APRITORI:
H. Mariacher, R. Schiestl 24 giugno 1979
PERIODO CONSIGLIATO:
Da maggio a ottobre
ACCESSO STRADALE:
Dalla A4 si prende l'autostrada del Brennero, superato Trento si esce a Ora e si seguono le indicazioni per Predazzo, Moena, Pozza e infine Canazei. A questo punto si sale verso il passo Fedaia e scendendo in direzione Caprile si parcheggia alla Funivia per punta Rocca, si segue la lunga strada asfaltata per il campeggio e lo si supera sino al suo termine, noi abbiamo fatto l'autostop e ci è andata bene, ma se arrivate a sera tardi, difficilmente troverete qualche passaggio.
AVVICINAMENTO:
Seguire l'ottimo sentiero sino al Rifugio Falier 2280m (1h15 minuti dalla fine della strada asfaltata). La mattina successiva si imbocca il comodo sentiero sul retro del rifugio che porta verso la parete sud, quando ritenete opportuno, uscire dal sentiero e risalendo ripide pietraie si arriva sotto la parete.
ATTACCO:
In corrispondenza di un facile canalino obliquo da destra a sinistra che porta in una zona appoggiata. Il primo tiro può anche essere fatto in conserva perché molto semplice (II grado massimo).
RELAZIONE:
Seguire il facile e lungo canale sino ad una zona adagiata, delle placche portano al lungo ed impegnativo camino che conduce sulla grande cengia mediana. Seguire una zona adagiata a balze rocciose che porta alla nicchia di riferimento. Oltre questa si tende a sinistra sino allo spigolo, dove lo si segue per un paio di lunghezze circa, si rientra in centro pilastro dove una serie di fessure portano alla sommità di questo. La via ha tutte le soste attrezzate, e i chiodi sui tiri non mancano, addirittura le ultime lunghezze sono molto chiodate. Ottima, a mio avviso, la relazione di Giordani sul libro di Versante Sud "MARMOLADA, Parete Sud".
DISCESA:
Appena usciti dalla via ci si deve calare sul ghiacciaio (doppie attrezzate) a seconda delle annate il numero di queste è variabile. Quindi si punta, a piedi e in discesa, il primo troncone della funivia, senza raggiungerlo. Si passa sotto delle pareti rocciose e puntando in direzione del passo Fedaia, si reperisce la mulattiera che in breve porterà alle locande nei pressi del passo e del lago omonimo. A questo punto abbiamo fatto l'autostop e fortunatamente ci siamo risparmiati un ulteriore tratto a piedi, raggiungendo il piazzale della funivia.