Prima Torre del Camp 2304m
Diedro De Nardin + via CAI Bologna
Abbiamo scelto di attaccare per il diedro De Nardin per evitare il lungo e faticoso accesso dalla cengia mediana, purtroppo una foresta di mughi ci ha fatto faticare non poco per trovare l'attacco.
REGIONE:
VenetoGRUPPO MONTUOSO:
Civetta-MoiazzaLUNGHEZZA:
450m di sviluppo
DIFFICOLTÁ:
VI
ESPOSIZIONE:
Sud-est
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii, serie completa di friends, qualche nut, cordini, martello e chiodi
TIPO DI ROCCIA:
Il Diedro De Nardin è friabile, la CAI Bologna ha roccia solida anche se noi abbiamo trovato tratti bagnati.
APRITORI:
DIEDRO DE NARDIN: Cesare De Nardin, Luigi Decima estate 1975
CAI BOLOGNA: M. Cuppini, F. Caprini, Flavio e Paolo Bonetti, M. Bottecchia 1966
PERIODO CONSIGLIATO:
Da giugno a ottobre
ACCESSO STRADALE:
Da Belluno, per chi arriva da occidente si consiglia di uscire a Vicenza - Valdastico immettendosi sulla A31 con uscita Dueville, quindi per Bassano e con la ss 47 per Trento svoltare a Primolano per Feltre si raggiunge Belluno. In alternativa, all'altezza di Mestre est si imbocca l'autostrada per Vittorio Veneto ed in breve a Belluno. Raggiunta la città si prosegue per Agordo e il passo Duràn da dove si parcheggia l'auto.
AVVICINAMENTO:
Dal passo Duràn 1605m seguire il sentiero che porta al Rifugio Carestiato 1835m. Proseguire per l'alta via n.1 verso la forcella del Camp, fin sotto la parete ovest della prima torre del Camp da dove si abbandona il sentiero e per mughi si arriva alla base dell'evidente diedro grigio che incide lo zoccolo.
ATTACCO:
Alla base dell'evidente diedro.
RELAZIONE:
Seguire per alcune lunghezze il diedro (tratti friabili), una volta arrivati sulla cengia mediana (raggiungibile anche da destra), si attacca una evidente rampa obliqua verso destra che porta alla base di un diedro nero che da accesso alla parte superiore. Una serie di fessure portano alla facile zona terminale.
DISCESA:
Traversando la calotta terminale in direzione nord sino all'intaglio, quindi si risale alla cengia che percorre interamente il versante orientale delle Torri del Camp sino al lungo e stretto canale che separa le torri dal campanile dei Zoldani. Scendere il canale sino ad incontrare il sentiero dalla ferrata Costantini, quindi in breve al rifugio. Bolli rossi lungo tutta la discesa, alcuni tratti sono attrezzati con corde metalliche.