Grigna Settentrionale
Sasso Cavallo 1923m
Cavallo Pazzo

Via ottimamente chiodata con protezioni tradizionali e qualche raro fix. Purtroppo la roccia in alcuni tratti risulta polverosa e intasata dall'erba, tanto che a volte si fa fatica ad individuare i chiodi. Dopo le due lunghezze sopra la cengia mediana la via si perde un po' tra placche con grossi ciuffi d'erba e diedri erbosi.......... Sinceramente le uniche relazioni in mio possesso, quella dei monti d'Italia e quella di calcare d'autore sono completamente sbagliate nel tracciato e nella sequenza dei tiri. Fino alla L9 il percorso è logico, dopo si perde per poi ritornare chiaro lungo il pilastro appoggiato terminale. A mio avviso è una via da prendere un po' come viene in quanto le gradazioni sono completamente fuori dal mondo e la roccia non è proprio così spaziale come tutti decantano!! Rimane sicuramente una via di grande soddisfazione, di gran lunga meno bella di 10 piani di morbidezza. Merita sicuramente una ripetizione.

REGIONE:
Lombardia

GRUPPO MONTUOSO:
Grigna Settentrionale

LUNGHEZZA:

500m di sviluppo (14 lunghezze)

DIFFICOLTÁ:

7a/A0 (6b obbligato) 

ESPOSIZIONE:

Sud

MATERIALE CONSIGLIATO:

14 rinvii, serie di friends fino al 3, cordini

TIPO DI ROCCIA:

Calcare

APRITORI:

Norbeto Riva, Marino Marzorati, Giovanni Favetti, settembre 1987

PERIODO CONSIGLIATO:

Da aprile/maggio fino a settembre/ottobre.

ACCESSO STRADALE:

Ci sono due accessi stradali a seconda dell’avvicinamento che si vuole compiere. Da Milano si raggiunge la città di Lecco, si imbocca la Lecco-Colico (SP36) e si esce all’uscita di Mandello del Lario da dove si raggiunge la frazione di Rongio. Per raggiungere il rifugio Bietti, si raggiunge Varenna, quindi Esino 913m con la strada SP65, si continua a percorrere la strada per la Valsassina fino al bivio con il Cainallo, si svolta sulla destra ed in breve al passo.

AVVICINAMENTO:

Ci sono varie possibilità. Da Rongio si segue il sentiero per il rifugio Elisa che si può raggiungere nel caso vogliate fare la salita in due giorni (3h da Rongio), quindi dal rifugio con dei sali e scendi si perviene all’attacco (45 min. dal rifugio). Nel caso vogliate salire al Sasso Cavallo in giornata, prima di arrivare al rifugio Elisa, prendere la deviazione per il canale di Valcassina sino all’imbocco da dove si svolta a sinistra e si costeggia tutta la parete (3h da Rongio). Se le condizioni di innevamento lo permettono si può raggiungere il Rifugio Bietti dal Cainallo, quindi percorrere il canale di Valcassina in discesa (2.30h).

ATTACCO:

A destra di un albero, chiodo con cordone grigio spenzolante a circa 5 metri d’altezza.

RELAZIONE:

L1 Salire lo zoccolo facendo attenzione a qualche sasso mobile. (35m, qualche chiodo, sosta su 2 chiodi, VI)
L2 A sinistra della sosta, superare il tettino e per fessura fino alla sosta. (30m, 1 fix, numerosi chiodi, sosta su 2 chiodi, VI e A0)
L3 Per bella placca a destra della sosta, salire poi un diedro aperto e al suo termine traversare lungamente a destra (30m, qualche chiodo, sosta su 2 chiodi e un fix, VI+)
L4 Seguire la difficile fessura sino alla sosta. (35m, numerosi chiodi, sosta su chiodi, VI e A0)
L5 Seguire la difficile fessura sino alla sosta. (35m, numerosi chiodi, sosta su 2 fix, VI+ e A0)
L6 Rinviare subito il chiodo poco dopo la sosta, proseguire obliquando a sinistra per belle placche di roccia compattissima sino a collegarsi con la via Oppio. (45m, numerosi chiodi, sosta su 2 chiodi e una clessidra, VII- e A0)
L7 Zigzagare per placche appoggiate di roccia non molto bella sino alla cengia mediana. (60m, qualche chiodo, sosta su 2 chiodi, V+)
A questo punto le relazioni dicono di andare dritti per fessure o fessurine........
L8 Obliquare a sinistra su placca molto bella e compatta sino alla sosta. (20m, qualche chiodo, un nut, sosta su 1 fix e 2 chiodi, VII e A0 tiro chiave)
L9 Superare lo strapiombino sopra la sosta e la successiva fessura che conduce ad una zona di placche con numerosi ciuffi d'erba. (25m, qualche chiodo, sosta su 2 chiodi, VII- e A0)
L10 Andare a sinistra della sosta e salendo per placche a sinistra del diedro della via Oppio si giunge in sosta. (50m, tante clessidre, sosta su chiodi, VI+)
L11 Traversare a sinistra sotto il tetto, quindi dritti giungendo sulla seconda cengia erbosa e traversare a sinistra sino a fermarsi su comoda terrazza. (30m, nessun chiodo, sosta su 2 chiodi e un fix, V+)
L12 Salire la placca di roccia molto bella leggermente a sinistra della sosta, sostando su un pulpito alla base del tiro finale. (30m, 1 fix e qualche chiodo, sosta su 2 chiodi e un fix traballante, VII- e A0)
L13 Salire il pilastro di roccia perfetta sin sotto il panettone erboso finale. (30m, 2 fix, qualche chiodo, sosta su 1 chiodo e un nut, VII/A0)
L14 Per balze erbose e brevi muretti verticali si giunge in cima. (55m, nessun chiodo, sicura a spalla, II)

DISCESA:

Ci sono due possibilità: la prima è di scendere dal canale Valcassina, ma ad inizio stagione è facile trovare neve, poi seguire il sentiero di salita. La seconda opzione è di raggiungere il Rifugio Bietti e quindi scendere in direzione di Mandello e ricongiungersi al sentiero di salita tramite il sentiero di raccordo della Gardata.

SCHIZZO:

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