Scoglio della Metamorfosi 1700m
Gli Oracoli di Ulisse
Via molto laboriosa, soprattutto per chi non ha dimestichezza con l’artificiale. Nel complesso la via non è impegnativa, abbiamo trovato difficile il lungo tiro del tetto per via del posizionamento di alcune protezioni non comodissime da piazzare. Molte soste sono da attrezzare, ma con le ottime fessure non è un problema.
REGIONE:
LombardiaGRUPPO MONTUOSO:
Val di MelloLUNGHEZZA:
300m di sviluppo (8 lunghezze)
DIFFICOLTÁ:
VI e A3
ESPOSIZIONE:
Sud
MATERIALE CONSIGLIATO:
16 rinvii, qualche moschettone sciolto, parecchi cordini, doppia serie di friends delle misure piccole e medie almeno fino al 2, qualche micro friends, nuts ed eventualmente martello e chiodi per far fronte a delle sorprese, non dimenticatevi la staffa.
TIPO DI ROCCIA:
Granito
APRITORI:
Francesco Boffini–Antonio Boscacci–Jacopo Merizzi13luglio1978
PERIODO CONSIGLIATO:
Mezze stagioni
ACCESSO STRADALE:
Da Milano si raggiunge la città di Lecco, si imbocca la Lecco-Colico (SP36) e al suo termine si seguono le indicazioni Valtellina. Seguire per Sondrio, prima della città, all’altezza di Ardenno si svolta a sinistra e si segue per la Val Masino. Raggiunto l’abitato di S. Martino si seguono le indicazioni per la val di Mello.
AVVICINAMENTO:
Si percorre la val di Mello sino al “Bidè della Contessa”, una grande pozza di acqua cristallina formata dal torrente, da dove si prende una deviazione verso sinistra. Il sentiero inizialmente è ben tracciato, poi si fa via, via più ripido e ogni tanto si perde in altre deviazioni o in esili tracce. Si passa sotto una cascata guadando un torrente e si continua a salire alternando tratti ripidi con facili placchette a volte bagnate, con scalinate in pietra. Si traversa un bosco di grandi faggi sino alla base dello Scoglio della Metamorfosi.
ATTACCO:
Nei pressi di un camino (spesso bagnato) posto a sinistra di una fessura strapiombante, sulla quale si può compiere una variante di attacco.
RELAZIONE:
L1 Si attacca un facile camino con blocchi incastrati (spesso bagnato) fino all’estremità destra di una gigantesca grotta. (25m V, IV, III / zero chiodi / 2 chiodi in sosta)
L2 Dalla sosta si esce a destra fino ad incontrare subito 2 chiodi, si staffa e allungandosi bene si moschettona un altro chiodo e poi subito un altro. A questo punto io ho piantato un chiodo sulla destra e l’ho staffato per arrivare ad un altro chiodo a lama posto dentro una scaglia, la quale va rimontata (passo delicato con chiodo non ottimale) quindi con arrampicata libera non difficile si continua a traversare a destra fino alla sosta. (40m A1, A2, V+ / 7 chiodi / 1 chiodo di sosta)
L3 Si segue tutta la bellissima fessura sovrastante fino ad entrare in un diedro fessurato e sostando all’apice della grande lama appoggiata al termine del diedro.(35m V+ / zero chiodi / sosta da attrezzare)
L4 Si segue la fila di chiodi a pressione fino sotto un tettino, si inizia ad attraversare a sinistra su staffe, raggiunti 2 chiodi, si staffano e con arrampicata libera si raggiunge la fessura del grande tetto centrale (passo faticoso e delicato). Si traversa tutto il tetto fino a sostare alla sua estremità sinistra (numerosi passi delicati con allunghi per proteggersi, chiodi in loco precari). ( 40m A1, A2, VI-, A2+ / numerosi chiodi a pressione, 6 o 7 chiodi normali / 2 chiodi di sosta)
L5 Si segue tutta la fessura sovrastante, poi entrando in un diedro sulla sinistra, si arriva in sosta senza percorso obbligato. ( 30m A1, V+, VI- / zero chiodi / 2 chiodi di sosta)
L6 Si entra nel diedro sovrastante, fino a quando una lama erbosa permette di traversare a destra, quindi si entra in un diedro ben chiodato (spesso bagnato) fino ad un terrazzo erboso, dove si sosta. ( 40m A1, V+, A1, IV+ / 9 chiodi / 3 chiodi di sosta)
L7 Si prosegue sulla destra, fin sotto una fessura strapiombante, la si segue fino alle placche sovrastanti. ( 45m V, A1, IV, III / 3 chiodi 1 nut incastrato/sosta su albero)
L8 Si continua sulla sinistra per placche con percorso non obbligato arrivando in cima allo scoglio della metamorfosi. ( 60m III+ / zero chiodi / sosta su albero)
DISCESA:
Si segue la traccia che prima, con sali e scendi nel bosco e poi con un ripido sentiero contorna sulla sinistra (faccia a valle) lo Scoglio, ritorna alla base di esso.