Punta della Sfinge 2802m
Tien an Men
La via è bella e merita sicuramente di essere ripetuta, peccato sia molto breve. Abbiamo avuto problemi di orientamento anche perché la chiodatura non è abbondante.
REGIONE:
LombardiaGRUPPO MONTUOSO:
Val MasinoLUNGHEZZA:
270m di sviluppo (5 lunghezze)
DIFFICOLTÁ:
VII+ o A0 (VI+ obbligato)
ESPOSIZIONE:
Sud-est
MATERIALE CONSIGLIATO:
Rinvii, nuts e friends, cordini, eventualmente un picozzino per l'attacco ad inizio stagione.
TIPO DI ROCCIA:
Ottimo granito tipico del Masino
APRITORI:
D. Corbetta - D. Galbiati, 22 luglio 1989
PERIODO CONSIGLIATO:
Da giugno ad ottobre
ACCESSO STRADALE:
Da Milano si raggiunge la città di Lecco, si imbocca la Lecco-Colico (SP36) ed al suo termine si seguono le indicazioni Valtellina. Seguire per Sondrio, prima della città, all'altezza di Ardenno, si svolta a sinistra e si segue per la Val Masino. Raggiunto l'abitato di S. Martino si seguono le indicazioni per le terme e si posteggia. Attenzione: il parcheggio delle terme è a pagamento, una cinquantina di metri prima si trova uno spiazzo per poter parcheggiare gratis.
AVVICINAMENTO:
Dal rif. Omio salire il sentiero per il passo Ligoncino, quindi deviare a sinistra puntando allo sperone est della Sfinge (circa 1h dal rifugio).
ATTACCO:
Si attacca una placca a sinistra della via dei Morbegnesi, fix visibile in alto.
RELAZIONE:
L1 Si attacca la placca e con passi di aderenza si raggiunge uno spit di sosta. (45m, VI-)
L2 Traversare a destra ed arrampicare nel diedro obliquo, poi per fessura fino in sosta. (50m, VI)
L3 Si arrampica sulla sovrastante difficile placca verticale e con passaggi delicati si esce sulla destra, quindi via via più semplice. (55m, VII+)
L4 Ancora con arrampicata semplice seguendo le zone di minor resistenza ci si congiunge con la via dei Morbegnesi. (45m, IV+)
L5 Si punta il camino di uscita ed aiutati dai chiodi a pressione si sale la compatta placca fessurata fin sotto al camino, superato questo in breve sulla cresta. (30m, VII o A0)
DISCESA:
Ci sono due possibilità, con la prima si scende dalla cima sulle vie della parete nord-est (via Bramani o Fiorelli); la seconda possibilità è nettamente più veloce e consiste nel calarsi subito dopo aver superato il camino che porta in cresta. Quindi con poche doppie, sempre sul versante nord-est, si raggiungono le pietraie sottostanti ed in breve il sentiero che riporta al rifugio.