Gran Zebrù 3851m
Via Normale

La via normale non ha particolari difficoltà se non il breve ultimo tratto sotto la vetta, ma, perché c'è sempre un ma, se le condizioni non sono ottimali le difficoltà cambiano radicalmente, motivo per il quale conviene salire questa via quando la situazione è quasi primaverile. Prestigiosa gita di scialpinismo.

REGIONE:
Lombardia

GRUPPO MONTUOSO:
Ortles-Cevedale

LUNGHEZZA:

1700m di dislivello dal parcheggio dei Forni

DIFFICOLTÁ:

Camminata su neve molto ripida, breve tratto a 45°/50°. PD+

ESPOSIZIONE:

Sud-est

MATERIALE CONSIGLIATO:

Spezzone di corda, casco (per il canale), eventualmente 2 chiodi da ghiaccio nel caso le condizioni del tratto finale non siano ottimali.

TIPO DI TERRENO:

Neve e/o ghiaccio, possibili rocce affioranti nel canale.

APRITORI:

Non conosciuti, nell'anno 1864

PERIODO CONSIGLIATO:

Tarda primavera, inizio estate.

ACCESSO STRADALE:

Da Milano si raggiunge la città di Lecco, si imbocca la Lecco-Colico (SP36) e al suo termine si seguono le indicazioni Valtellina. Percorrere buona parte della valle sino ad incontrare le indicazioni per S. Caterina Valfurva, arrivati al paese si prosegue sino al parcheggio dei Forni 2176m.

AVVICINAMENTO:

Dal parcheggio si segue la strada sterrata che porta sino al rifugio Pizzini 2700m circa. (1h30minuti circa)

ATTACCO:

Nel punto più basso del ghiacciaio.

RELAZIONE:

Dal rifugio ci si dirige in direzione della montagna per detriti morenici sino a raggiungere la vedretta del Gran Zebrù, procedendo verso destra si arriva al canalino che permette di accedere alla spalla della montagna. Superare il canalino con pendenze di circa 40° (attenzione possibile caduta di sassi) una volta sulla spalla si sale il lungo e ripido pendio con pendenze intorno ai 35° sin sotto la vetta. Gli ultimi 30 metri si affrontano con pendenze di circa 45°/50° sino sulla bellissima cima.

DISCESA:

Dal percorso di salita.