Monte Cervino 4478m
Cresta del Leone

Trovammo la montagna in ottime condizioni e non ci parve impegnativa ma sicuramente con tanto vetrato e neve la situazione può cambiare completamente e diventare una salita molto difficile. Il primo giorno è anche possibile arrivare al colle del Leone, tramite il canale sottostante che separa il Cervino dalla Testa del Leone (sicuramente soluzione più veloce) a patto che sia in buone condizioni e che non faccia troppo caldo. Noi facemmo l'avvicinamento che ho descritto qui sotto quindi non potrei darvi informazioni attendibili, informatevi all'ufficio guide di Cervinia e sappiate che c'è anche questa eventuale possibilità. 

REGIONE:
Valle d'Aosta

GRUPPO MONTUOSO:
Cervino-Monte Rosa

LUNGHEZZA:

2400m di dislivello (2 giorni)

DIFFICOLTÁ:

III, tratti di neve 45°, D

ESPOSIZIONE:

Sud-Ovest

MATERIALE CONSIGLIATO:

Mezza corda da 60m, 1 piccozza, ramponi, 3 rinvii, qualche frineds.

TIPO DI TERRENO:

Neve ripida, brevi tratti di arrampicata di III, lunghi tratti di arrampicata aiutata da corde fisse, lunghissimi tratti di arrampicata molto facile che può essere resa difficoltosa dalla presenza di ghiaccio.

APRITORI:

J. A. Carrel 17 luglio 1865

PERIODO CONSIGLIATO:

Luglio, agosto, settembre

ACCESSO STRADALE:

Da Milano si segue l'autostrada A4 in direzione Torino, quindi si segue per Aosta e si esce al casello di Quincinetto o Pont St. Martin fino a Chatillon. Si percorre la Valtournenche fino ad arrivare a Breuil Cervinia 2006m.

AVVICINAMENTO:

Da Cervinia si raggiunge il rifugio Duca degli Abruzzi 2802m per comoda mulattiera (è anche possibile farsi accompagnare in Jeep, informarsi all'ufficio del turismo di Cervinia).

ATTACCO:

In prossimità dell'evidente cresta.

RELAZIONE:

Procedendo verso nord per balze rocciose e prati si passa presso la Croce Carrel 2920m, quindi proseguendo per un canale detritico e nevai si perviene a un sistema di cenge orizzontali alla base della Testa del Leone. Percorrendo queste cenge si attraversano alcuni canali molto ripidi (alcuni fix sul lato roccia che possono rendere sicura una eventuale conserva assicurata) sino a raggiungere il colle del Leone 3581m. Si procede lungo la cresta per placche rocciose appoggiate con in alcuni punti corde fisse sino ad arrivare ad un lungo ed evidente diedro con corda fissa " la Cheminèe" (faticoso), ancora per facili placche si raggiunge il nido d'aquila del rifugio Carrel 3835m. L'indomani si parte subito dietro il rifugio con la così detta "corda della sveglia" perchè bisogna issarsi su per lo strapiombo alle quattro del mattino con ancora la colazione nello stomaco e la quota che inizia a farsi sentire. Superato questa prima difficoltà si aggira la Grane Tour per tornare nei paraggi della cresta successivamente grazie ad un canalino-diedro (varie possibilità). Per altre cenge si aggirano alcuni gendarmi fino a salire verso un intaglio sulla cresta, si arriva così alla cengia orizzontale detta " Mauvais", quindi ancora per cenge sino al nevaio pensile detto "Linceul". Incontrando altre corde fisse che aiutano nella progressione si arriva alla famosa Corde Tyndall, lunga 30m sino a raggiungere la cresta. Proseguire in cresta con panorami grandiosi sino al Pic Tyndall 4241m e al successivo intaglio dell'Enjambèe, ancora per sfasciumi e/o neve si arriva fin sotto la testa del Cervino che si supera con altre corde fisse e la famosissima scala Jordan (faticosissima, ormai la quota si fa sentire) in breve alla cima italiana 4478m. 

DISCESA:

Dalla via di salita. Attenzione la discesa è sicuramente più impegnativa della salita.